Serralunga d’Alba
La gran parte dei nostri vigneti si trova nel comune di Serralunga d’Alba. Fa parte della zona conosciuta come Bassa Langa e deriva il suo nome dalla particolare conformazione: una lunga dorsale che si snoda per chilometri tra saliscendi e cambi di orientamento. Una “langa”, appunto: una lingua di terra sollevata dai movimenti tettonici legati alla nascita della catena appenninica che due milioni di anni fa hanno sollevato ed inclinato verso Nord-Ovest antichi sedimenti stratificati.
Il territorio di Serralunga, proprio come tutti i rilievi delle Langhe, è il risultato visibile di una continua e prolungata interazione dinamica tra i fenomeni di modellamento superficiale da un lato e l’attività geodinamica dall’altro. Tra la terra che si muove e gli elementi che la modellano, in un periodo lungo ere.
Suolo
Eredità di queste vicende è la particolare tipologia di suolo, che caratterizza quasi l’intero comune di Serralunga: la formazione di Lequio, un tipo di suolo che gli esperti associano alla produzione di vini robusti e longevi.
I suoli di Serralunga d’Alba, caratterizzati da Formazioni di Lequio con strati di marne grigie alternate ad arenarie formate da sabbie silicee più o meno cementate; la presenza di carbonato di calcio e ferro conferisce ai terreni tonalità di colore grigio-rossastro.
G. Brozzoni, 100 Barolo, Gowine, 2004
Barolo DOCG
L’eccezionalità di questa combinazione di suolo e morfologia dei terreni, così come la loro omogeneità in tutto il territorio comunale, fanno sì che Serralunga abbia un particolare privilegio. Con Barolo e Castiglione Falletto, infatti, forma il terzetto di comuni i cui terreni fanno parte per intero della zona di produzione del Barolo DOCG.
Non solo: ogni porzione del territorio è identificata con una particolare menzione geografica. Ad ogni menzione corrisponde una precisa composizione del terreno, una pendenza, un orientamento. Una vigna, potremmo dire; un cru, se preferite.
Oggi a Serralunga si contano 39 menzioni: è il comune che ne possiede di più. Alcuni nostri vigneti si trovano all’interno di due di queste: Sorano e San Rocco.
Contrada di Sorano
Il nostro marchio è il nome del posto in cui viviamo e in cui abbiamo quasi tutti i vigneti.
Anche se fa parte del comune di Serralunga la piccola borgata di Sorano è molto più a Nord del centro antico con il castello: ci dividono quasi 3 chilometri, una passeggiata di circa 40 minuti. Dal nostro cortile, intorno a cui gravitano la casa, il laboratorio e la cantina, raggiungiamo i nostri vigneti in un quarto d’ora di cammino, o poco di più. Solo la vigna di Sinio ci richiede un po’ più di strada.
Le quote altimetriche si distribuiscono in ripidi versanti e bruschi cambi di pendenza, a partire da sommità intorno ai 320 m s.l.m. fino ai 250 m s.l.m. in prossimità del fondovalle.
Diano d’Alba
I confini amministrativi ci dicono che uno dei nostri terreni, in cui coltiviamo viti di nebbiolo per il Barolo e il Langhe nebbiolo, è nel comune di Diano d’Alba. Si trova nella menzione Gallaretto, che insieme a Sorano e La Vigna rappresenta il patrimonio di menzioni del Barolo DOCG attribuite a Diano.
Uno sguardo più attento alla cartina rivela che i confini amministrativi, qui, non raccontano la realtà morfologica del territorio. Il confine tra i due comuni, infatti, corre in questa porzione Nord sul crinale della langa di Serralunga: il borgo di Diano sta sullo sfondo, sul versante opposto, di là dal fondovalle.
Le responsabilità dell’amministrazione sono divise dove al contrario il suolo, il rilievo, il clima segnano continuità e ignorano i confini tracciati dagli uomini.
In profondità